Purtroppo non mantiene fino in fondo quello che promette all’inizio
Devo ammetterlo: i primi episodi mi hanno scioccato e irrimediabilmente catturato.
L’atmosfera cupa, pesante, claustrofobica, ossessiva e sporca incatena lo spettatore che non decida di scappare subito a game levate. Perché sì, la tentazione in principio c’è stata, quando ho temuto che mi si stesse guidando verso territori dove non avrei voluto andare. Ma, superato il momento, la storia si dipana ineluttabile e allo spettatore ignaro o preavvisato non resta che assistervi.
L’inferno è l’assenza del diavolo che ci aveva tentati, avrei detto io, probabilmente sbagliando. La tesi che propugna questa serie è che l’inferno siano gli altri, intesi come il nostro prossimo che ci rende la vita un inferno, o il cui sguardo ci costringe entro una gabbia in cui non avremmo mai creduto di voler e poter entrare. E rimanere. I riferimenti letterari, a partire dalle Metamorfosi di Kafka, si sprecano e diventano motivo e pretesto per il pesante sotto testo psicologico che, più delle scene sanguinolente, forma l’ossatura di questo drama.
Il giovane campagnolo Jong Woo viene a Seul, dove un vecchio compagno di scuola gli ha trovato un lavoretto alle sue dipendenze. La vita è molto più cara che a casa e il nostro troverà alloggio solo in un ostello semi fatiscente di periferia, abitato da una serie di inquietanti personaggi, la maggior parte dei quali pare afflitta da tare o turbe mentali. Date a un animale una tana in cui sentirsi al sicuro e non proverà stress. Ma quando quella casa, oltre a essere sporca all’inverosimile e priva di comodità, è teatro di circostanze via via sempre più inquietanti e minacciose, dove potrà il nostro protagonista distogliere la mente dai suoi problemi? E non sono pochi: a casa è rimasto un fratello malato con la madre, la sua ragazza è talmente impegnata col lavoro da non avere tempo per lui, e in più non riconosce il disagio che la nuova sistemazione gli procura, il suo nuovo capo lo disprezza e non glielo manda a dire, e anche chi dovrebbe insegnargli il lavoro fa di tutto per ostacolarlo. Vogliamo dire che la sua vita è un inferno? E siamo appena agli inizi, perché presto diverse persone cominceranno a sparire dalla sua vista, ma non dalla nostra, che verrà resa immediatamente edotta della fine che han fatto.
La storia si svolge per la maggior parte nell’edificio cadente di cui sopra, dove gli inquilini vengono identificati col numero della stanza, e questo ostello di nome Eden (!) è terribilmente buio, vecchio e lurido. Le stanze sono minuscole, lerce, senza aerazione e con pochissima luce, e gli spazi comuni non sono molto meglio. In questa atmosfera opprimente si intuisce un fetore di umanità non solo sporca, ma anche malata, un fermentare di malvagità e perversioni assortite che ammorba il nuovo inquilino e lo spettatore afferrandolo fermamente alla gola. E in questo inferno Jong Woo si dibatterà come un pesce nella rete, incapace di fuggire o far prendere sul serio gli allarmi che lancia sulle stranezze del luogo. Solo una poliziotta di basso grado gli crederà, ma dovrà fare i conti coi ranghi superiori che rifiutano di indagare su quelle che credono sciocchezze.
L’atmosfera è solo una parte di ciò che rende questo drama indimenticabile. La parte del leone la fanno sicuramente gli attori.
Im Si Wan è decisamente il migliore nell’interpretare il protagonista principale Jong Woo. La sua è forse la parte più complessa, perché descrive la sua progressiva discesa all’inferno sia esteriore che interiore. Lo vediamo cambiare letteralmente di minuto in minuto, man mano che la pazzia che lo circonda pare avvolgerlo e risucchiarlo, mentre il viso e gli occhi riflettono irritazione, paura, paranoia, furia, lucida follia.
Lee Dong Wook interpreta Moon Jo, un inquietante dentista che pare sin da subito attirato dal protagonista il quale, dietro le sue attenzioni, non tarderà a discendere in una spirale di demenza sempre più stretta. Siamo abituati a vedere questo talentuoso attore in parti da commedia romantica, ma possiamo tranquillamente dire che ha superato l’esame anche per i ruoli da malvagio.
Gli attori che interpretano gli abitanti dell’ostello sono bravissimi nelle loro parti che descrivono una dis-umanità particolarmente sgradevole. Menzione particolare per la padrona di casa, apparentemente un’ottima cuoca, ma di cui è sconsigliato provare i piatti. Poliziotti, colleghi, tutti hanno fatto un lavoro egregio, che ha contribuito molto alla riuscita del titolo, in questo aiutati anche dalle musiche, per la maggior parte non particolarmente gradevoli, perché terribilmente affini alle scene che commentano. Ci sono però quattro belle canzoni e alcuni pezzi con cori decisamente disturbanti.
E’ un bene che la performance degli attori sia così valida, perché purtroppo la storia presenta diverse pecche ineludibili, a partire dalla scarsa credibilità che le vicende siano fatte proseguire fino alle estreme conseguenze, con pochissima ingerenza da parte delle autorità. Si ha la netta impressione che nessuno intervenga solo per poter lasciare agire indisturbati gli assassini, ci sono diverse circostanze non spiegate, ma questo sarebbe anche tollerabile se la storia procedesse con piglio deciso dal principio alla fine. Invece, come spesso accade, i tempi si dilatano a dismisura, le situazioni diventano ripetitive e ridondanti. Vero che i tempi lunghi contribuiscono a giustificare la discesa agli inferi del protagonista, ma comunque alcune puntate in meno – almeno due, o anche tre – sarebbero andate a beneficio della fruibilità. L’atmosfera e gli accadimenti sono già cupi e opprimenti, se ci si aggiunge lentezza sopraggiunge la noia. Sì, ci sono state alcune puntate di noia per saturazione che a un certo punto mi han fatto quasi lasciare la visione, ma fortunatamente ho perseverato e sono giunta fino alla fine, e ben contenta di averlo fatto.
E’ un drama con diverse pecche, come detto, ma un drama che lascia il segno. Riesce a farti sentire sporco dentro perché sposa la tesi che il diavolo sia già dentro di noi e che basti relativamente poco a farlo affiorare. E agire.
In chiusura, un amichevole avvertimento: se avete lo stomaco delicato, non guardatelo mangiando o dopo aver mangiato. Mi ringrazierete.
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Entire Personality: "I Read The Metamorphosis by Franz Kafka"
TLDR: A pretentious drama crutching so much on metaphors relating it to another story that it ends up being not only exceptionally dull but also extremely grating.Whump meter: ▲▲▲▲◭ (there's a lot, ok).
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I won't make this long because I honestly don't want to waste any more time with this drama. The worst offender regarding this drama is just how pretentious it feels. It really took the "It's all a metaphor related to The Metamorphosis by Franz Kafka" and made that its entire personality. Because trust me when I say, the drama has little identity other than that. The characters are shallow, most being shy of a caricature we unfortunately and for some reason spend HOURS following. Especially SML (portrayed by Lee Dong Wook) was an inconsistent nightmare (LDW acted the crap out of this role, though, I'm in awe). I'm not gonna lie, for most of the drama I thought he was gonna end up being a slenderman-like entity with how all-over-the-place he was (which might've single-handedly made this drama a 9 for me) but that obviously wasn't the case. Even the phenomenal performances from literally every single actor in this drama couldn't save such midcore writing.
The best thing the drama does (casting aside) is the unsettling vibe. I will admit, that was well captured and executed. From the claustrophobic feel to the overall 'wtf is wrong with this place' vibe. Kudos. Cinematography, production quality, OST, etc were all serviceable to good so no real complaints there either.
Without going into spoiler territory, the ending was bad. Nonsensical and not well executed. All tying back to this overly presumptuous superiority complex either the screenwriter or the original IP's writer had of making it 'poetic' and 'subverting expectations' and being 'deep'. I heard a lot of people call this a descent into madness, and I guess you could call it that? But even that feels a too generous. The drama has an unreliable narrator, but rather than being engaging and exciting to follow the main character's story from his unstable POV, it felt more dumb, boring, and irritating. Especially with the ending 'plot twist', it really brings to question the rest of the drama and how it unfolded, and not in the 'wow, I missed so much' kind of way but rather in the 'wtf, this makes no sense' kind of way. It's also strange for a drama already almost half the length of the usual Kdramas to still somehow be so exceptionally slow. So much time is spent meandering around half-baked side characters or just, standing... If this were an hour and a half long indie film, then whatever, but come on.
In the end, the drama is merely alright. It does some things good, some things bad, like most dramas out there. However, this drama somehow manages to have mostly 9s and 10s across the ratings, which is shocking to me but I'm glad people like it. Would I have enjoyed watching this more if people didn't unanimously claim that it was the best thing since slice bread? Probably. But that wasn't the case, so I'm not only disappointed I watched a mid show; I'm also disappointed I watched a pretentious show everyone claimed to be phenomenal.
This isn't the first time something referencing The Metamorphosis by Franz Kafka was midcore and irritating so I think it's best for me to just stay away from that all together, lmao.
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◇ Was it what I was expecting? No.
◆ Did it live up to its potential? No.
◇ Would I watch it again? Definitely no.
◆ Would I recommend it to others? Probably not.
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Mind-blowing and Fantastic
Strangers from Hell was unlike anything I had seen before. Im Siwan's rent must have been due because he bodied JongU. The acting, especially Siwan's was impeccable. Lee Dongwook is my favorite acter and watching this after seeing him as Lee Yeon in Tale of the Nine-Tailed was crazy. The twists and turns in Strangers from Hell we're just twisty and turny enough to make it mind-blowing but not completely unbelievable. Strangers from Hell had one of the craziest endings in anything I'd ever seen. When I finished it for the first time, I was completely shocked by it. Watching JongU's sanity deteriorate was fascinating yet heartbreaking. Strangers from Hell is truly one of, not only Kdramas, but piece of media I've ever seen.Vond je deze recentie nuttig?
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Why the ML Can’t See Red Flags
I am only partway through this drama but it’s dawned on me that part of the overall horror and a big part of what keeps the plot going is that Jong-woo, the ML, doesn’t have a healthy instinct for self-preservation. if he did he would have left Eden Boarding House in 5 minutes even though his rolling suitcase was broken.It’s not that he’s stupid or oblivious or anything like that. We do see early on that he has a knack for making not-great choices. The big problem is that he’s just so accustomed to dealing with dysfunction, humiliation, and outright abuse in his day-to-day life and just brushing away all the ill feeling it gives him that he can no longer recognize when he’s in a dangerous situation and react appropriately.
Look at how he gets treated by the people in his workplace and elsewhere: he’s told he’s too sensitive, has his emotions invalidated, and even gets told to smile more! A lot of women are probably all too familiar with this kind of treatment. Jong-woo has internalized a lot of it too. He keeps telling himself to ignore really bizarre and awful things at the boarding house, insisting to himself that he’s being ridiculous, so by the time he realizes how bad the situation really is, it’s almost too late.
It’s this dynamic that makes the progression of the story so natural and adds to the subtle sense of horror/dread.
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Primeiramente, deviam prender os envolvidos nessa produção, parece série da CW, na verdade até a CW era menos pior. Personagens sem sal, diálogos rasos, tentam aplicar um plot interessante, mas é muito mal executado devido aos defeitos citados.
Direção horrenda, com foco desnecessário na expressão dos atores (com algumas atuações duvidosas), conveniências de roteiro horrendas também, a policial simplesmente indo no mesmo consultório do dentista pescopata ?? Final concluído de forma rasa, e novamente, mal executado. Slow motion meeh
Enfim, não percam tempo, há outros doramas de suspense melhores.
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disappointed
Well, the drama is very slow pace and it gets quite boring. It has high rating so I was expecting much more from it but I was disappointed. It only has 10 episodes but it felt like never ending story.The only thing I liked is the acting and OST. Its shame as the story was good if they just executed in better way.
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Very underwhelming and boring
First of all let me say Si Wan was the only reason this show was kind of entertaining. If he wasn't here this would've been a DRAG. I truly don't understand why y'all gave this show its flowers when it was in fact not deserved in the slightest. This was only 10 episodes long (I thought it was at least 16 episodes) but somehow went by so slow. 9/10 of the show was very repetitive for literally no reason and just wasn't needed? Like what's the point of being secretive about what's going on when we know damn well?? Like just get to the point please. The last episode is when things finally get going but by then it's way too late. The last couple of scenes were good though. The show wants to be creepy so bad but it only works in the first episode because of its subtleness. After that it just gets tiring. There was just no story here. The actors did the best they could with what they were given which wasn't much. Definitely wouldn't rewatch.Vond je deze recentie nuttig?
Great premise but painfully ableist
I started watching the first episode and I was very happy with it. I loved the main character instantly and it had very good dry humor. As far as I understood the premise of the story was basic but that doesn't mean anything, I'm sure they made something great out of it.What wasn't great was that carricature of a disabled person. I was in physical discomfort seeing the actor act like that. The character is a harmful stereotype of disabled people being stupid, strange and - what I found worst - dangerous. Of course disabled people can be bad people, but the drama implied he's bad because of his disability. It would have been very easy to come up with a different character, just saying.
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