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  • Laatst online: 4 uren geleden
  • Geslacht: Vrouw
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  • Contribution Points: 0 LV0
  • Rollen:
  • toetreden op: februari 7, 2021
Secret Garden korean drama review
Voltooid
Secret Garden
0 mensen vonden deze beoordeling nuttig
by A_sol
apr 8, 2021
20 van 20
Voltooid
Geheel 9.0
Verhaal 9.0
Acting/Cast 10.0
Muziek 8.0
Rewatch Waarde 9.0
Questo drama vi stupirà. Almeno, a me, ha piacevolmente sorpreso.
Nonostante sia un po' datato, la sua magia cresce di episodio in episodio e alla fine ne sarete totalmente avvinti.
Ho iniziato a guardarlo un po' scettica. I personaggi mi intrigavano ma vedevo il riproporsi del solito pacchetto cliché completo di scambio di anime. Inizialmente, non vedevo l'ora che quella parte finisse anche se i siparietti comici che ne derivavano facevano molto ridere. Non ne capivo proprio lo scopo e sono rimasta dubbiosa per una decina di episodi. Lo continuavo a seguire soprattutto per Hyun Bin che ha un magnetismo incredibile e per la chimica che aveva con la protagonista Ha Ji Won (un'altra eccellente attrice).
Poi, però, la storia è decollata, mi si è palesato per bene il senso della trama e mi sono vista le restanti puntate a rotta di collo.
Che dire? La sceneggiatrice è riuscita a toccare delle corde interne profonde (non per nulla è la stessa di Goblin). Ha rappresentato, con sincerità, il difficile cammino di una coppia su cui non avreste scommesso 10 lire talmente i caratteri erano diversi. Eppure Kim Joo Won e Gil Ra Im trovano la loro strada superando ostacoli e ferite profonde. Anche i personaggi secondari sono bellissimi. Impossibile non amare Oska con tutti i suoi capricci e la sua sensibilità, Yoon Seul, prima la detesti e poi impari a capirla e ad apprezzarla (la sua evoluzione è tra quelle meglio scritte), la madre di lui rimane odiosa fino alla fine e, anche questo, ha un suo senso. In questo drama compare anche un giovanissimo Lee Jong Suk, un promettente cantante in bilico tra sentimenti contrastati per Oska. Una parte piccola ma, anche in questo ruolo, Lee Jong Suk ha dato prova della sua bravura anche se ancora acerba. L'unico interprete che non ho digerito è stato il direttore della scuola di stuntmen, Lee Philips e le sue due uniche espressioni che alternava di volta in volta. Peccato, avrebbe potuto essere un fantastico contraltare a Joo Won. Insomma, a volte, l'originalità un po' manca, però, il cast ha lavorato con una grande armonia e ha reso tutto coeso. Il finale è lungo e completo, non tralascia niente e nessuno. Uno dei più soddisfacenti in cui mi è capitato d'imbattermi. Lo rivedrei? Sicuramente si.
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