Un vero gioiello nato come remake di una serie che era l'esatto opposto
Difficile spiegare i molteplici aspetti che mi hanno stupita - in positivo - di questa serie. Quando ho letto la trama ho avuto la sensazione di un "de ja vù": Resta con me è in effetti il remake di un altro drama made in China, risalente a una decina di anni fa e intitolato "Addicted". Una serie che ho visto un po' di tempo fa e che mi era andata proprio di traverso, volta alla ribellione assoluta, non solo verso la censura dei drama cinesi ma anche nei confronti del sano buonsenso, e il risultato era stato un drama malsano e tossico, diseducativo e per nulla coinvolgente, che nel concreto più che terminare con una prima stagione sembrava essere stato opportunamente interrotto. Quante volte davanti a serie con buon potenziale ma risultato più che deludente mi sono detta "ah, se la rifacessero da capo come si deve...". Ecco, "Resta con me" fa proprio quello. Riparte da zero con idee più chiare e più pulite, e ci aggiunge un notevole salto di qualità. Gli attori protagonisti sono davvero convincenti (quelli di Addicted avevano anche un'età che stonava con il contesto scolastico), la trama è ricca, la storia dentro la quale i personaggi ritagliano il proprio spazio è ben delineata, scorre con naturalezza e coerenza, mantenendo viva l'attenzione dello spettatore. Non ci sono passaggi lasciati al caso, scene forzate ma senza senso, al contrario. E' un drama che presenta spaccati originali, ricco di spunti non scontati. Il secondo aspetto che tanto ho apprezzato di questo drama è l'importanza dei personaggi: non ci sono due protagonisti e poi un gruppetto di figure a contorno, bensì personaggi tutti importanti a modo loro, principali o secondari che siano. Sono ben tratteggiati e danno veramente un valore aggiunto alla trama, fondamentali per portare avanti la tematica della famiglia, aspetto davvero sentito e ben gestito. Tutto questo lo si riscontra già all'inizio, nella sigla, a mio avviso bellissima. Dei tanti pregi di questo drama, però, il migliore in assoluto è quello che proprio non avrei mai immaginato: il drama, più che una storia BL, sembra puntare a una Bromance. Solo verso la fine ci sono passaggi che, in maniera davvero velata, possiamo ricondurre a una BL. Paradossalmente, l'impatto emotivo è davvero fortissimo. Non avevo davvero messo in conto una tale capacità di coinvolgere ed emozionare, tutto grazie a gesti e parole e sguardi studiati - mai sdolcinati, mai fuori luogo, mai eccessivi - ma che davvero riescono a esprimere un sentimento molto forte e intenso. Il tutto senza scene esplicite, baci mozzafiato, o che altro...credo sia un'impresa davvero ardua. Sostanzialmente, potrei definirla come la meno BL tra le BL ma quella che più mi ha emozionata. Sembra contraddittorio ma è davvero prova della grande qualità di questa seria. L'unica pecca è il finale, aperto e con questioni palesemente in sospeso. L'avrei anche perdonato in attesa del meritato e dovuto sequel ma, purtroppo, ho letto che la prospettiva di una seconda stagione è sfumata. Davvero un peccato, se c'era una serie che meritava era questa. Però, anche con questa nota di amarezza, non me la sento di penalizzare il giudizio sulla serie in sé, che rappresenta a mio avviso una delle migliori BL in circolazione.Vond je deze recentie nuttig?
Serie supportata da un doppio romance davvero di qualità!
Prima BL made in Taiwan, penso di poter dire di aver fatto centro. L'avevo in lista già da un po', prometteva bene... E così è stato.Dovendo pesare pregi e difetti, i contro sono solo tre:
- non c'è una vera e propria storia oltre a quella amorosa tra le coppie. Ci sono elementi caratterizzanti interessanti (ambiente accademico, violenza e vendetta tra le bande rivale, ecc.), ma sono elementi che nell'insieme non formano una vera e propria storia, vanno piuttosto a contestualizzare il background in cui si svolge ed evolve il romance, che è quindi il filo conduttore.
- Tra la fine dell'episodio 8 e l'inizio del successivo si avverte un gap, un collegamento mancato - sia dal punto di vista dei contenuti che del lasso temporale - che si risolve solo inserendo tra i due l'episodio speciale Kiseki+. A questo punto, l'avrei reso parte integrante della serie, lasciando magari un episodio speciale sul futuro, se proprio si voleva fare un capitolo a parte.
- In molte recensioni ho notato che la differenza d'età nella coppia principale ha creato non poche perplessità. A disturbarmi non è stato tanto il divario, piuttosto il fatto di attribuire a Zong Yi 17 anni, età un po' infelice già che se si fosse optato per un semplicissimo anno in più si sarebbe ovviato il problema della minore età e del fatto che la questione non viene nemmeno presa in considerazione nonostante venga ribadita la sua età più volte. Insomma, già che palesemente non se ne voleva fare un dramma, era più semplice alzare l'asticella anagrafica (del resto l'attore stesso era tipo ventenne all'epoca) e non si generava proprio la questione a prescindere.
Gli aspetti positivi, per fortuna, superano decisamente quelli negativi e rendono la serie davvero piacevole. Partiamo dagli attori, molto bravi e convincenti, soprattutto considerato che l'attore che interpreta Zong Yi era davvero alle prime armi. Promette bene, insomma. Grazie quindi alle capacità recitative e complice una buona sceneggiatura, ne sono usciti personaggi ben tratteggiati e sfaccettati. Amo le serie dove oltre pairing principale c'è anche una seconda coppia valida, e in questo caso devo dire ho apprezzato davvero entrambe, quasi allo stesso livello, e non è poco! Trovare una coppia che cattura l'interesse non è scontato, ma trovarne addirittura due nella stessa serie è cosa davvero rara. Della coppia principale ho apprezzato l'aver rivoluzionato e scardinato i soliti schemi, che vedono spesso un protagonista più adulto/forte/dominante/protettivo e uno più giovane/sensibile/fragile/da proteggere. Qui invece non ho potuto non apprezzare la sensibilità spiccata di Ze Rui, e la forte determinazione di Zong Yi, che nonostante la giovane età diventa una vera e propria colonna portante per Ze Rui. Lo conosciamo come giovane e inesperto, ma si rivela un personaggio estremamente sicuro di sé: una volta capito di essere innamorato e essersi dichiarato, non fa passi indietro, non dubita, non vacilla, anzi. Affronta la difficile situazione in cui vengono a trovarsi e va oltre, ma senza mai fare passi indietro nei confronti dell'altro. L'altra coppia ha un taglio totalmente diverso, ma altrettanto interessante: tra i due ho apprezzato in particolare modo Ai Di, così impulsivo e spericolato ma sotto sotto così tenacemente attaccato ai suoi sentimenti. Ruvido in superficie ma sensibile nel profondo, mostra il suo lato nascosto nei piccoli gesti che tenta di mascherare, così come le motivazioni che lo spingono a scelte importanti, vedi quella di andare in carcere a supporto di Zong Yi. Sono due belle coppie, con due belle storie, portate avanti da bravi attori e con un affiatamento e una chimica che davvero arriva allo spettatore. Che poi è sostanzialmente l'obiettivo di qualsiasi film o drama: coinvolgere e trasmettere emozioni. Kiseki ci riesce, e anche molto bene. Ne consiglio la visione? Direi proprio di sì!
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La fine di una storia... Che resta tale.
Serie davvero deludente, dove la trama stessa è il principale difetto. Il drama inizia con la rottura della coppia - insieme da una vita ma ormai non più affiatata, bensì adagiata a una noiosa routine - e da lì si passa al momento post rottura, accettata più facilmente da lei ma non da lui, che cerca di porre rimedio riscoprendo tutto a un tratto emozioni e sentimenti che si erano persi nella quotidianità. Lei sostanzialmente rimane sulle sue, fa i primi passi per andare oltre, certo con difficoltà. Lui, palesemente affranto, fa più fatica a rialzarsi. Lei in qualche modo lo supporta e alla fine anche lui accetta la rottura. Dovessi riassumere l'idea alla base della serie, è che ci vuole tempo per superare la fine di una relazione duratura.Però, insomma, l'evoluzione è tutta lì. Oltre che un po' triste - gli unici momenti che mi hanno emozionata sono stati momenti comunque tristi - mi sembra comunque davvero un po' povera come idea per pretendere di costruirci sopra un'intera serie.
Per quanto riguarda gli attori, lui più espressivo ma a pelle poco simpatico, lei più piacevole ma abbastanza ermetica.
La magra consolazione è che non c'è stato uno spreco di potenziale (né gli attori, né il concept della serie, né altro). Evitabilissima.
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Una bella serie che tratta un tema inusuale in modo ben riuscito
Una serie sicuramente singolare, per via della disabilità data dalla cecità - quasi totale - di uno dei due protagonisti. Un tema delicato che viene trattato con inaspettato rispetto, e non come elemento decorativo della storia, inserito tanto per. Nella relazione tra i due e nella relazione tra Day e tutti gli altri si percepisce il senso del limite visivo, della difficoltà che comporta al di là della mancanza di immagini, colori e autonomia. La trama è coerente, rispetta i giusti tempi, l'evoluzione tra i due protagonisti - tra i vari personaggi in generale - risulta piacevolmente credibile (cosa purtroppo non scontata, in molti altri drama). Tutto non si riconduce alla love story tra i due, ma trovano spazio anche il rapporto tra Day e il fratello, Night, che ho trovato davvero interessante; il rapporto con i genitori dei due e per Mohk il senso di perdita della famiglia, sorella maggiore compresa. C'è delicatezza, emozione, tristezza, senso di impotenza, speranza, e trovano spazio anche momenti di divertente ilarità e ironia. Un mix ben dosato, grazie anche all'espressività recitativa dei vari attori, in primis l'interprete del ruolo di Day, davvero sublime nel rivestire i panni di un ragazzo impoverente. Forse l'unica figura che mi è risultata poco empatica è la madre di Day, il suo personaggio funziona da un punto di vista logico ma trasmette davvero poco a livello emotivo. I due protagonisti li avevo già visti in un'altra serie - Vice versa - che però non mi aveva minimamente colpita e, questa, forse, è stata una fortuna, perchè un limite che credo abbiano le serie che ripropongono le stesse coppie di attori sia quelli di non riuscire a creare una netta distinzione tra la serie più amata e quelle meno riuscite (effetto che temo ad esempio dovessi ritrovare Win/Team di Hemp Rope piuttosto che Pat/Pran di Bad Buddy...pur con una storia, un contesto e dei nomi diversi continuerei ad associarli alla coppia che impersonavano nella mia serie preferita). In questo senso, il mio scarso giudizio in Vice Versa ha fatto sostanzialmente la fortuna di Last Twilight. Altra cosa che ho apprezzato, e nella quale non ci speravo: la cecità di Day caratterizza praticamente tutta la serie. Davo per scontato, e non lo dico in modo positivo, che più o meno a metà serie ricevesse il trapianto di cornea e che quindi parte della storia sfruttasse la rimozione dell'ostacolo visivo come elemento di evoluzione della narrazione. E invece no, non è stata scelta la strada più scontata e facile, forse ad effetto, ma solo nell'immediato, preferendo invece una scelta più impegnativa e coerente. Se proprio proprio devo individuare un paio di pecche...il ritmo nella seconda parte rallenta un po', l'attenzione che non mi ha fatto perdere nemmeno un secondo dei primi episodi di tanto in tanto veniva un po' meno, ma si tratta davvero di poca cosa. L'altra critica è meramente estetica e rivolta a Mhok: l'accenno di baffetti al fanciullo proprio non dona.In conclusione, una serie diversa dalle altre di cui mi sento di consigliarne la visione.
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I molti difetti e i pochi pregi di un drama che si può tranquillamente evitare...
Una serie che si è rivelata un una delusione, soprattutto perchè valutata positivamente da utenti di cui ho condiviso le opinioni su altri drama. Attori accettabili, ma livello della recitazione proprio basic. L'idea iniziale piace anche, ma si è persa nella "non" trama della serie. Troppe le scelte forzate a discapito del buonsenso e della coerenza: abbiamo una famiglia stra-ricca, che vive sotto continui attacchi, e affidano la sicurezza dell'erede a un coetaneo? Siamo seri, dai. Manca talmente tanto la logica che faccio fatica a dire cosa non ha funzionato nella storia. Anche sui protagonisti avrei da ridire: posso salvare a malapena il personaggi di Nueng, che tra i due è un po' più brioso ed espressivo, oltre a mostrare un'evoluzione durante il corso del drama. Palm invece è piatto, statico nel suo servilismo e perennemente a braccetto con il senso di inferiorità. Questo suo sentirsi costantemente non all'altezza, essere esageratamente a disposizione, la questione del dovere - che rimane al di là del sentimento - diventa di una noia mortale. La formalità con cui si rivolge a Nueng fino a cinque minuti prima della scena finale dell'ultimo episodio fa capire quanto la situazione sia esasperata e assurda. Va bene tratteggiarlo così all'inizio, ma poi avrei voluto veder emergere un carattere deciso, meno ossequioso, più di spessore. Invece calma piatta. Si limita a seguire Nueng come un'appendice, dando di tanto in tanto prova di forza fisica, per poi tornare a vegetare al seguito del suo assistito. Altra pecca fastidiosissima, l'aspetto sonoro. Non tanto per la qualità delle musiche, quanto perchè al cambio di scena si interrompevano tanto bruscamente da farmi controllare di non aver messo in pausa per errore. In conclusione, c'è decisamente molto di meglio da guardare.Vond je deze recentie nuttig?
Promossa, limitatamente a quello che può e che vuole offrire
Difficile dare un giudizio obiettivo a questa serie...prima serie BL thai, prima thai in generale. La recitazione rispetto ai drama coreani è molto diversa, meno artefatta, più diretta. Oltre alla love story non c'è altro, questo deve essere chiaro. Non c'è un background, una trama vera e propria. Non aspettiamoci nulla in quel senso, dunque. Ma se ci poniamo come unico obiettivo la dinamica che evolve tra i protagonisti, mi sento di promuoverla. I personaggi principali sono quattro, ma per me contano solo i primi due, sui quali si concentra la prima parte della serie. E, tra i due, non ho potuto non apprezzare Phayu, mentre invece Rain l'ho a malapena tollerato (non so se a infastidirmi sia stato di più l'attore o il personaggio interpretato).Arrivando dai drama coreani - anche BL - il cambio è d'impatto: la classificazione +18 a questa serie ci sta tutta.
Cosa ho apprezzato: il fatto che questi giovani attori siano alla serie d'esordio: per essere una prima prova, tutti promossi (si, anche Rain). In particolare l'attore che interpreta Phayu ha saputo calarsi bene nel personaggio interpretato, dando prova di una buona capacità di recitazione. Ho apprezzato tantissimo la colonna sonora, e sono rimasta davvero basita quando ho scoperto che le voci appartengono proprio ai due protagonisti (non solo attori, quindi, ma anche cantanti...chapeau!).
Cosa non ho apprezzato: scoprire che la storia tra Phayu e Rain termina sostanzialmente col settimo episodio, e scoprirlo quando dall'ottavo vedi che la scena si sposta tutta sugli altri due personaggi...beh, lascia un po' l'amaro in bocca. Sceneggiatura e riprese potrebbero fare un saltino di qualità, in alcuni momenti c'è un'aria proprio un po' spartana, da ripresa amatoriale. Anche l'audio che in certi passaggi si silenzia del tutto, suoni compresi, fa capire che c'è ancora molta strada da fare per pensare di poter competere con altre realtà sul mercato.
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Non all'altezza delle aspettative
Le premesse c'erano, il potenziale era buono. Un buon cast, il fascino di un demone protagonista, la magia, il tormento, il passato, il cambiamento: gli ingredienti per una buona riuscita c'erano tutti, eppure qualcosa è andato storto. Se l'inizio è stato apprezzabile e a tratti ha saputo incuriosire, le buone basi gettate hanno iniziato a vacillare di episodio in episodio, traballando in un mare di cliché. Il tutto parallelamente a un aumento graduale della noia. La serie non cattura, si susseguono scene che a tratti vorrebbero essere accattivanti, ma si traducono in colpi di scena piatti, senza alcuno spessore. La trama procede senza un'idea ben chiara, arrivati alla fine si ha quel senso di confusione e smarrimento, sicuramente si è giunti alla fine ma di quale storia non è propriamente chiaro, perchè la storia stessa si è un po' persa strada facendo.Avevo grandi aspettative ma devo dire che mi ha lasciato l'amaro in bocca. La trama, superficiale nello sviluppo, procede a tratti come una strada sconnessa e della quale lo spettatore ricorderà più le buche - non tutte schivate - piuttosto che la destinazione che inizialmente ci si prefiggeva di raggiungere. Molti spunti meritavano un approfondimento più curato, mentre si è lasciato spazio a tanti passaggi inutili, buttati lì un po' a caso come un riempimento. Manca di coerenza, certi aspetti che sembrano di vitale importanza nella prima parte, negli episodi successivi diventano questioni banali e banalmente gestite e superate. Bella la colonna sonora. Peccato per tutto il resto.
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