Inaspettati cortocircuiti con l'Italia
Tre amici di infanzia e soci in affari nella gestione di un fallimentare ristorante HotPot ricavato in uno dei tanti rifugi antiatomici dismessi di Chongqing (retaggio della scampata guerra nucleare sino-sovietica), nel corso di lavori di ristrutturazione nel locale, sbucano per sbaglio nel bel mezzo di un caveau di una banca, trovandosi a portata di mano mazzette di contanti che li renderebbe ricchi sfondati, estinguendo, inoltre, i loro ingenti debiti e guai con la malavita.
La tentazione è forte, specialmente quando i tre scoprono che nella banca lavora Yu Xiaohui (Bai Bai He - 白百何), una loro ex compagna di classe, innamorata di uno del trio, Liu Bo (Chén Kū - 陈坤) ai tempi del liceo.
Il terzetto cerca la collaborazione della ragazza che accetta volentieri, un po’ perché ancora cotta della sua vecchia fiamma adolescenziale, un po’ per rivincita contro un ambiente di lavoro ostile.
Tuttavia poco prima del colpo, Liu Bo desiste dall’intento criminale e rinuncia alla rapina ma l’incredibile coincidenza con un altro colpo progettato da rapinatori “professionisti” che irrompono in banca con le maschere di Xīyóujì 西游记 (Viaggio in occidente) e rapiscono come ostaggi dipendenti e clienti della banca, inclusa Yu Xiaohui, spingono Liubo ad intervenire per salvare la ragazza e, forse, per redimersi dal peccato di aver progettato il colpo o, addirittura, da un’esistenza fallimentare.
Che c’entra l’Italia?
Se si esclude la violenza sovraesposta nelle sparatorie “alla Tarantino”, chi ama il cinema italiano di Totò e la Commedia all’italiana, potrà notare alcune assonanze con “I soliti ignoti” di Monicelli o, meglio ancora “La banda degli onesti” di Totò e Peppino.
Il trio che butta giù la parete sbagliata e il belloccio della combriccola che cerca di sfruttare una onesta ragazza di buone maniere per i suoi illeciti interessi, salvo poi desistere dal colpo e salvare la donzella in pericolo tirandola fuori dal guaio combinato rimandano alla “Banda del buco” e al Gasmann dei “Soliti ignoti di Monicelli”.
Gli onesti cittadini che si trovano di fronte la peccaminosa tentazione di un colpo facile, facile salvo poi desistere all’ultimo, quando tutto era pronto, sembrano proprio il gruppetto di improvvisati falsari capeggiati da Totò e Peppino nella “Banda degli Onesti” di Camillo Mastrocinque.
Tutto questo potrebbe far sorgere un’assurda domanda … Ma vuoi vedere che Yang Qing (il regista) abbia visto qualche film italiano?
A suffragare quest'assurda ipotesi arrivano alcuni "Easter eggs": Liu Bo torna a casa sua in cerca della lettera ricevuta da Yu Xiaohui al liceo quando, come per magia, sulla parete della sua cameretta appare il poster della Nazionale Italiana Epoca mondiale Francia ‘98: Del Piero, Vieri, Roberto Baggio, Inzaghi e Dino Baggio fanno capolino alle spalle del protagonista.
Il nonno di Liu Bo se ne va in giro con con la maglia di Baggio di USA ‘94.
Un film dal ritmo serrato pieno di colpi di scena, il pubblico italiano ha qualche ragione in più rispetto agli altri per amarlo.
La tentazione è forte, specialmente quando i tre scoprono che nella banca lavora Yu Xiaohui (Bai Bai He - 白百何), una loro ex compagna di classe, innamorata di uno del trio, Liu Bo (Chén Kū - 陈坤) ai tempi del liceo.
Il terzetto cerca la collaborazione della ragazza che accetta volentieri, un po’ perché ancora cotta della sua vecchia fiamma adolescenziale, un po’ per rivincita contro un ambiente di lavoro ostile.
Tuttavia poco prima del colpo, Liu Bo desiste dall’intento criminale e rinuncia alla rapina ma l’incredibile coincidenza con un altro colpo progettato da rapinatori “professionisti” che irrompono in banca con le maschere di Xīyóujì 西游记 (Viaggio in occidente) e rapiscono come ostaggi dipendenti e clienti della banca, inclusa Yu Xiaohui, spingono Liubo ad intervenire per salvare la ragazza e, forse, per redimersi dal peccato di aver progettato il colpo o, addirittura, da un’esistenza fallimentare.
Che c’entra l’Italia?
Se si esclude la violenza sovraesposta nelle sparatorie “alla Tarantino”, chi ama il cinema italiano di Totò e la Commedia all’italiana, potrà notare alcune assonanze con “I soliti ignoti” di Monicelli o, meglio ancora “La banda degli onesti” di Totò e Peppino.
Il trio che butta giù la parete sbagliata e il belloccio della combriccola che cerca di sfruttare una onesta ragazza di buone maniere per i suoi illeciti interessi, salvo poi desistere dal colpo e salvare la donzella in pericolo tirandola fuori dal guaio combinato rimandano alla “Banda del buco” e al Gasmann dei “Soliti ignoti di Monicelli”.
Gli onesti cittadini che si trovano di fronte la peccaminosa tentazione di un colpo facile, facile salvo poi desistere all’ultimo, quando tutto era pronto, sembrano proprio il gruppetto di improvvisati falsari capeggiati da Totò e Peppino nella “Banda degli Onesti” di Camillo Mastrocinque.
Tutto questo potrebbe far sorgere un’assurda domanda … Ma vuoi vedere che Yang Qing (il regista) abbia visto qualche film italiano?
A suffragare quest'assurda ipotesi arrivano alcuni "Easter eggs": Liu Bo torna a casa sua in cerca della lettera ricevuta da Yu Xiaohui al liceo quando, come per magia, sulla parete della sua cameretta appare il poster della Nazionale Italiana Epoca mondiale Francia ‘98: Del Piero, Vieri, Roberto Baggio, Inzaghi e Dino Baggio fanno capolino alle spalle del protagonista.
Il nonno di Liu Bo se ne va in giro con con la maglia di Baggio di USA ‘94.
Un film dal ritmo serrato pieno di colpi di scena, il pubblico italiano ha qualche ragione in più rispetto agli altri per amarlo.
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