Risate a crepapelle per una strepitosa parodia 007 Made in Hong Kong
Se il genere comico demenziale Made in Hong Kong vi piace, se vi ha fatto ridere Shaolin Soccer, se Kung Fusion vi ha commosso e piegato in due dalle risate allo stesso tempo e state cercando qualcosa del genere, allora non vi resta che scavare all’indietro nella prolifica carriera di Stephen Chow (protagonista dei due succitati film) fino ad arrivare ad uno dei capolavori assoluti del genere, vale a dire “From Beijing with love”, parodia esplicita della serie britannica James Bond.
Unica controindicazione per il pubblico italico: il film è una delle tantissime belle pellicole cinesi non tradotte in italiano. Tuttavia con una conoscenza basilare dell’inglese ci si può gustare il film seguendo i sottotitoli. Se non siete tipi da film sottotitolati potete comodamente uscire da questo sito e questa recensione, per voi ci sono quintali di commedie americane e chili di Vacanze di Natale ad aspettarvi.
Detto questo passiamo al sodo: Stephen Chow è un ex agente dei servizi segreti del Partito Comunista Cinese finito in disgrazia, ridotto a vendere carne di maiale al mercato. Tuttavia è in possesso di un coltello da carne dai poteri speciali, forgiato con un acciaio speciale.Stephen Chow: da macellaio ad agente segreto
Il corrotto direttore dei servizi segreti del Partito Comunista Cinese si impossessa indebitamente di parte di un preziosissimo reperto archeologico, la testa di un Tirannosaurus Rex. Per riuscire a rubare il prezioso reperto il funzionario si serve di una armatura invincibile frutto dei più avanzati studi tecnologici, un’armatura in stile Robocop.
Il funzionario, di comune accordo con la sua affascinante collaboratrice Anita Yuen Wing-yi (Miss Hong Kong 1990), costretto dall’iter burocratico a nominare un agente per le ricerche, richiama in servizio Stephen Chow, nella supposizione di trovare un facile avversario da eliminare.
Come accade in altri film del genere (vedi Kung Fusion), Stephen Chow da brocco diventa eroe e sfodera poteri sovrumani. La bond girl inizierà a subire il fascino dell’inaspettato eroe e sarà combattuta tra restare fedele al proprio capo oppure passare tra le braccia di Stephen Chow e venir considerata nemica della patria.
Nello scontro finale tra il funzionario versione "Robocop", Stephen Chow sfodererà il suo coltellaccio dall’acciaio miracoloso per uno scontro epico.
Il film punzecchia l’occidente, toglie quell’area di maestosità ad un certo filone narrativo. Allo stesso tempo prende in giro senza paura la corruzione degli apparati burocratici del Partito Comunista Cinese e di alcuni funzionari minori con la leggerezza e l'incisività di cui solo l’arte e l’ironia cinese possono essere capaci.
Unica controindicazione per il pubblico italico: il film è una delle tantissime belle pellicole cinesi non tradotte in italiano. Tuttavia con una conoscenza basilare dell’inglese ci si può gustare il film seguendo i sottotitoli. Se non siete tipi da film sottotitolati potete comodamente uscire da questo sito e questa recensione, per voi ci sono quintali di commedie americane e chili di Vacanze di Natale ad aspettarvi.
Detto questo passiamo al sodo: Stephen Chow è un ex agente dei servizi segreti del Partito Comunista Cinese finito in disgrazia, ridotto a vendere carne di maiale al mercato. Tuttavia è in possesso di un coltello da carne dai poteri speciali, forgiato con un acciaio speciale.Stephen Chow: da macellaio ad agente segreto
Il corrotto direttore dei servizi segreti del Partito Comunista Cinese si impossessa indebitamente di parte di un preziosissimo reperto archeologico, la testa di un Tirannosaurus Rex. Per riuscire a rubare il prezioso reperto il funzionario si serve di una armatura invincibile frutto dei più avanzati studi tecnologici, un’armatura in stile Robocop.
Il funzionario, di comune accordo con la sua affascinante collaboratrice Anita Yuen Wing-yi (Miss Hong Kong 1990), costretto dall’iter burocratico a nominare un agente per le ricerche, richiama in servizio Stephen Chow, nella supposizione di trovare un facile avversario da eliminare.
Come accade in altri film del genere (vedi Kung Fusion), Stephen Chow da brocco diventa eroe e sfodera poteri sovrumani. La bond girl inizierà a subire il fascino dell’inaspettato eroe e sarà combattuta tra restare fedele al proprio capo oppure passare tra le braccia di Stephen Chow e venir considerata nemica della patria.
Nello scontro finale tra il funzionario versione "Robocop", Stephen Chow sfodererà il suo coltellaccio dall’acciaio miracoloso per uno scontro epico.
Il film punzecchia l’occidente, toglie quell’area di maestosità ad un certo filone narrativo. Allo stesso tempo prende in giro senza paura la corruzione degli apparati burocratici del Partito Comunista Cinese e di alcuni funzionari minori con la leggerezza e l'incisività di cui solo l’arte e l’ironia cinese possono essere capaci.
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