Una bellissima bromance - potenzialmente splendida BL - in un contesto di scarsissima qualità
Questa serie mi fa venire in mente quelle trasmissioni televisive dove rimettono in sesto le case malandate e dove, guardando il rudere di turno dicono "questa casa ha del potenziale", mentre immaginano l'abitazione da sogno che potrebbe diventare. Ecco, con Guardian ho avuto la stessa impressione...peccato che il potenziale intravisto poi non si sia concretizzato e il rudere...beh, è rimasto un rudere.
40 episodi sono tanti, tantissimi, se la qualità non merita. Sono stata ligia per la prima metà e poco oltre, poi ho cominciato a saltare intere parti a piedi pari, concentrandomi sull'unica cosa meritevole di tutta la serie: la bromance tra i due protagonisti.
Bromance davvero molto bella, che sarebbe stata una BL ancora più splendida, sia per la caratterizzazione dei personaggi rispetto al contesto, sia per la chimica tra i due attori. Il resto, però, è davvero un po' da dimenticare. Faccio anche fatica a infierire, più che altro mi sovviene una compassionevole pena. La serie vuole connotarsi come un fantasy, ma la mente che ha imbastito la trama è evidentemente una mente o povera di strumenti o inesperta rispetto al genere: il filo conduttore - se così possiamo azzardarci a chiamarlo - è imbarazzante, le situazioni al limite dell'assurdo, con questioni tanto importanti da condizionare quasi il destino e la pace nel mondo gestite come scaramucce tra ragazzine. I cattivi più potenti che si siano mai visti si fermano andando a consultare i libri, portentosi oggetti magici dagli indescrivibili poteri si rintracciano facendo delle ricerche banali che sanno di gita scolastica, più che avventurose e complesse missioni alla ricerca di oggetti ben nascosti e custoditi. Insomma, è davvero un po' tutto all'acqua di rose, uno sforzo di fantasia minimo con un risultato che non può non lasciare perplessi (immaginiamoci un fantasy ideato da un bambino di 8 anni, la cui complessità e coerenza non possono non avere evidenti limiti...ecco, abbiamo inquadrato perfettamente la situazione di questa serie). Anche gli effetti speciali sono un po' basic, appena accettabili, del resto il drama è del 2018, con un ventennio in meno e i limiti della tecnologia dell'epoca sarebbe stato più che comprensibile, ma in un prodotto nato praticamente l'altro ieri, anche no. Come dicevo, l'affinità e il legame tra i protagonisti è l'unico punto davvero apprezzabile della serie ma, anche questo, nella seconda parte mi è sembrato un po' calare (forse non tanto rispetto al livello di interazione tra i due quanto alle scene a loro dedicate, in molti episodi davvero scarse se non assenti, a favore di altri eventi assurdi che - in cuor loro, ma solo lì - probabilmente puntavano a sviluppare e dare un senso alla trama). La sufficienza la strappa la bromance, tutto il resto sarebbe affondato come un masso in un lago. Consigliato? A stralci. Cosa mi lascia? Il desiderio di rivedere l'idea di base di questo drama, in una nuova serie fatta come si deve...
40 episodi sono tanti, tantissimi, se la qualità non merita. Sono stata ligia per la prima metà e poco oltre, poi ho cominciato a saltare intere parti a piedi pari, concentrandomi sull'unica cosa meritevole di tutta la serie: la bromance tra i due protagonisti.
Bromance davvero molto bella, che sarebbe stata una BL ancora più splendida, sia per la caratterizzazione dei personaggi rispetto al contesto, sia per la chimica tra i due attori. Il resto, però, è davvero un po' da dimenticare. Faccio anche fatica a infierire, più che altro mi sovviene una compassionevole pena. La serie vuole connotarsi come un fantasy, ma la mente che ha imbastito la trama è evidentemente una mente o povera di strumenti o inesperta rispetto al genere: il filo conduttore - se così possiamo azzardarci a chiamarlo - è imbarazzante, le situazioni al limite dell'assurdo, con questioni tanto importanti da condizionare quasi il destino e la pace nel mondo gestite come scaramucce tra ragazzine. I cattivi più potenti che si siano mai visti si fermano andando a consultare i libri, portentosi oggetti magici dagli indescrivibili poteri si rintracciano facendo delle ricerche banali che sanno di gita scolastica, più che avventurose e complesse missioni alla ricerca di oggetti ben nascosti e custoditi. Insomma, è davvero un po' tutto all'acqua di rose, uno sforzo di fantasia minimo con un risultato che non può non lasciare perplessi (immaginiamoci un fantasy ideato da un bambino di 8 anni, la cui complessità e coerenza non possono non avere evidenti limiti...ecco, abbiamo inquadrato perfettamente la situazione di questa serie). Anche gli effetti speciali sono un po' basic, appena accettabili, del resto il drama è del 2018, con un ventennio in meno e i limiti della tecnologia dell'epoca sarebbe stato più che comprensibile, ma in un prodotto nato praticamente l'altro ieri, anche no. Come dicevo, l'affinità e il legame tra i protagonisti è l'unico punto davvero apprezzabile della serie ma, anche questo, nella seconda parte mi è sembrato un po' calare (forse non tanto rispetto al livello di interazione tra i due quanto alle scene a loro dedicate, in molti episodi davvero scarse se non assenti, a favore di altri eventi assurdi che - in cuor loro, ma solo lì - probabilmente puntavano a sviluppare e dare un senso alla trama). La sufficienza la strappa la bromance, tutto il resto sarebbe affondato come un masso in un lago. Consigliato? A stralci. Cosa mi lascia? Il desiderio di rivedere l'idea di base di questo drama, in una nuova serie fatta come si deve...
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