Un buon drama, con una trama realistica e senza risvolti inverosimili
La credibilità è il punto di forza di questa serie. Non ci sono drammi spettacolari, eventi eclatanti, la pretesa di stupire con colpi di scena importanti e, spesso, anche altrettanto assurdi. Non ci sono triangoli banali o altri quadrilateri che calano come una poco perspicace benda sugli occhi dei protagonisti per tre quarti della serie.
Ci sono le relazioni umane, nei loro limiti e difetti, ma anche nella loro bellezza intrinseca. Ci sono sentimenti di vita quotidiana, scogli personali, speranze future, sogni e rimpianti e desideri. E non solo rispetto ai protagonisti. In questa serie, tutti i personaggi sono, a turno, un po' protagonisti. C'è spazio per la famiglia, più quella di lei che di lui, entrambe con un passato/presente difficile: il rapporto con i rispettivi genitori - e nel caso di lei anche col patrigno - costituisce una sequenza di passaggi e momenti fondamentali per la caratterizzazione dei protagonisti e della serie stessa. C'è il rapporto di lei con il fratello gemello, che - unitamente alla sua migliore amica - va a costituire un secondo pairing interessante e diverso dal principale, arricchendo la trama invece di sembrare il doppione della love story principale. Curiosa la caratterizzazione dei protagonisti, così diversi da loro ma pur complementari, complice la stitichezza verbale di lui come in pochi altri ML ho visto e la capacità di lei di gestire il particolare carattere di lui, comprendendolo e animando il rapporto con un tocco deciso di brio. Forse l'aspetto che ho apprezzato di meno è stato il portare avanti la storia su tre diversi assi temporali, che si intersecano di frequente e che personalmente mi confondono un po'. Singolare la scelta di mostrare la situazione finale subito nei primi attimi: inizialmente ne sono stata infastidita, mi sembrava l'effetto spoiler sgradito, al pari di leggere l'ultima pagina di un giallo prima ancora di aver iniziato la lettura. Devo però dire che la storia che accompagna via via a quel punto finale mostrato all'inizio si arricchisce di senso, tant'è che quando sono tornata poi indietro a rivedere quelle scene iniziali avevano acquisito un peso e di un significato che all'inizio non c'era modo di percepire. Scelta discutibili, forse non la mia preferita, insomma, ma che ha comunque funzionato.
Ci sono le relazioni umane, nei loro limiti e difetti, ma anche nella loro bellezza intrinseca. Ci sono sentimenti di vita quotidiana, scogli personali, speranze future, sogni e rimpianti e desideri. E non solo rispetto ai protagonisti. In questa serie, tutti i personaggi sono, a turno, un po' protagonisti. C'è spazio per la famiglia, più quella di lei che di lui, entrambe con un passato/presente difficile: il rapporto con i rispettivi genitori - e nel caso di lei anche col patrigno - costituisce una sequenza di passaggi e momenti fondamentali per la caratterizzazione dei protagonisti e della serie stessa. C'è il rapporto di lei con il fratello gemello, che - unitamente alla sua migliore amica - va a costituire un secondo pairing interessante e diverso dal principale, arricchendo la trama invece di sembrare il doppione della love story principale. Curiosa la caratterizzazione dei protagonisti, così diversi da loro ma pur complementari, complice la stitichezza verbale di lui come in pochi altri ML ho visto e la capacità di lei di gestire il particolare carattere di lui, comprendendolo e animando il rapporto con un tocco deciso di brio. Forse l'aspetto che ho apprezzato di meno è stato il portare avanti la storia su tre diversi assi temporali, che si intersecano di frequente e che personalmente mi confondono un po'. Singolare la scelta di mostrare la situazione finale subito nei primi attimi: inizialmente ne sono stata infastidita, mi sembrava l'effetto spoiler sgradito, al pari di leggere l'ultima pagina di un giallo prima ancora di aver iniziato la lettura. Devo però dire che la storia che accompagna via via a quel punto finale mostrato all'inizio si arricchisce di senso, tant'è che quando sono tornata poi indietro a rivedere quelle scene iniziali avevano acquisito un peso e di un significato che all'inizio non c'era modo di percepire. Scelta discutibili, forse non la mia preferita, insomma, ma che ha comunque funzionato.
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